“C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro.
E quando resti da solo, non rimane più niente”
Per Pirandello ogni verità ha solo un valore momentaneo e individuale. Ogni pretesa di certezza viene smascherata nella sua falsità. Questo pensiero, tipico degli scrittori del primo novecento, ci mostra come la psicologia abbia invaso il pensiero dei più grandi scrittori nostrani.
Molto importante, per Pirandello, è il concetto di maschera “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” che viene sviscerato in particolar modo nel romanzo “Uno, nessuno, Centomila”. La maschera è uno dei temi fondamentali affrontati nei testi di Pirandello, essa diventa una metafora volta a descrivere diversi atteggiamenti o comportamenti dell’uomo, essi sono assunti in diverse situazioni e circostanze. Secondo lo scrittore, la vita dell’uomo è in continuo cambiamento, questo pensiero viene definito dallo stesso Pirandello come “vitalismo”, l’autore vuole comunicarci come la vita sia un continuo cambiamento da uno stato all’altro: chiunque crede di essere “uno” sia per sé che per le persone che lo circondano, ma la verità è che ci sono più individui diversi in ognuno di noi a seconda di chi ci guarda.
“La verità? è solo questa: che io sono, sì, la figlia della signora Frola - Ah! - E la seconda moglie del signor Ponza - Oh! E come? - Sì; e per me nessuna! nessuna! - Ah, no, per sé, lei, signora: sarà l'una o l'altra! - Nossignori. Per me, io sono colei che mi si crede. (...) Ed ecco, o signori, come parla la verità.”
Come possiamo notare da queste brevi frasi di Pirandello ognuno di noi possiede più sé, ogni persona può avere “uno, nessuno e centomila” aspetti della propria personalità diverse. Ma questa è la realtà dei fatti? Purtroppo si… La psicologia ci insegna che non sempre riusciamo a capire e avere la piena consapevolezza dei nostri comportamenti e dei nostri pensieri in determinate situazioni. Molti dei nostri comportamenti sono invisibili ai nostri occhi, nascosti nella profondità della nostra psiche. In psicologia alcuni di questi comportamenti o atteggiamenti sono chiamati fantasmi, proprio perché sono tramandati di generazione in generazione e invisibili all’occhio delle persone che li mettono in atto. Pensiamo ad una madre, quando sarà con la propria figlia metterà in atto i comportamenti che avrà visto o vissuto nella relazione con i propri genitori, ma quando sarà con sua madre metterà in atto gli atteggiamenti e comportamenti che avrà sviluppato in risposta ai propri genitori. Possiamo ipotizzare, quindi, che questa madre possiederà più maschere: madre e figlia. Ma saranno le uniche? Probabilmente no… Infatti la madre potrebbe essere anche lavoratrice, amica e/o moglie. E per ognuna di queste realtà a cui appartiene vi sarà una diversa, seppur simile, maschera per ognuna di queste.
Ma è un male avere tutte queste maschere?
A questa ed altre domande seguiranno al più presto delle risposte, continua a seguirci o contatta il nostro team per maggiori informazioni.